LA POLITICA SPORTIVA DELLA PAT NEL LUNGO PERIODO DELLA CRISI ECONOMICA – VIDEO:

Data:
19/09/2013

 


 


 


 


 


 


 


 


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Un incontro per discutere del futuro dello sport in Trentino e per sentire quali strade vogliano percorrere due candidati presidenti alle prossime elezioni provinciali, che si svolgeranno a fine ottobre: Ugo Rossi e Diego Mosna. E’ questo lo scopo della serata organizzata dal presidente della Figc trentina Ettore Pellizzari, d’intesa con altre Federazioni sportive: Dario Broccardo (Ciclismo), Giuseppe De Angelis (Basket), Massimo Dalfovo (Pallavolo), Giorgio Malfer (Atletica), Marcello Russolo (Tennis), Marco Zoller (Sci). Molte le tematiche emerse durante l’incontro a cominciare dalla molto discussa legge 21, che stabilisce come distribuire le risorse destinate allo sport alle società. Fra le altre proposte avanzate i presidenti delle Federazioni ne hanno chiesto alcune specifiche. Dalfovo ha chiesto un integrazione più stretta fra assessorati allo sport, scuola e salute; Malfer ha chiesto la costruzione di una struttura per l’attività indoor di atletica leggera; Russolo ha ipotizzato la possibilità di organizzare un incontro di coppa Davis al Palasport di Trento; Broccardo ha chiesto la costruzione (a Ravina) di un “anello” dedicato al ciclismo; De Angelis ha chiesto palestre adeguate allo svolgimento dell’attività agonistica che possano ospitare anche gli spettatori.


Nel suo intervento il presidente della FIGC Ettore Pellizzari, ha più volte sottolineato che la sintesi per la soluzione delle problematiche che affliggono lo sport giovanile e dilettantistico è quella di aiutare di più le Società sportive che sono le sole a promuovere, organizzare e gestire l’attività sportiva medesima. Solamente con il sostegno concreto al volontariato, soprattutto a quello che per 365 giorni all’anno porta avanti continuativamente l’attività sportiva giovanile e dilettantistica, non solamente a quello delle singole manifestazioni, si potrà garantire un buon futuro allo sport trentino.


Pellizzari non ha mancato di sottolineare le gravose responsabilità di ogni ordine che il volontariato si assume per passione sportiva e per generosità nei confronti di giovani e ha chiesto con forza che venga valutata la possibilità di integrare la legge n. 21 con quella sulle “politiche giovanili” visto che le Società sportive senz’altro promuovono continuativamente ottime politiche giovanili a favore degli under 29.


Il primo a prendere la parola è stato Ugo Rossi, il quale ha ricordato l’iter turbolento della tanto discussa legge 21, ricordando come sia fondamentale ripensarla oggi, visto come sono cambiati i tempi rispetto a quando è stata varata ad inizio anni ‘90. Passando al tema delle infrastrutture, ha ricordato come sia impensabile che le risorse aumentino nel breve, vista la crisi economica, quindi i politici non possono promettere molto. Passando alla collaborazione tra i diversi assessorati, anche Rossi ha sottolineato come lo sport sia un ottimo strumento di politica sanitaria e ha poi ricordato come la pratica sportiva sia un forte elemento di coesione sociale. Ne ha evidenziato anche la grande funzione di promozione turistica. Ha precisato che per ottimizzare le risorse finanziarie a favore dello sport sarà necessario aumentare la collaborazione della PAT e dei Comuni con gli enti intermedi come le Comunità di valle. In merito alle gravose responsabilità che vengono sempre più attribuite al volontariato sportivo ha precisato che per quanto riguarda l’uso dei defibrillatori sarà necessario evitarne l’obbligo riprendendo in mano il decreto Balduzzi.


E’ stato poi il turno di Diego Mosna, il quale ha esordito ricordando come le difficoltà economiche nello sport, sia un argomento da lui molto conosciuto, visto il recente passato con la pallavolo. Ha poi proseguito elencando alcuni dati legati alla diffusa pratica sportiva dei trentini che costituisce di conseguenza indubbiamente un risparmio sulla spesa sanitaria. Ha proposto un aumento dello 0,5% sul bilancio provinciale a favore dello che porterebbe a ulteriori 2/3 milioni di euro in più rispetto agli attuali stanziamenti. Sul discorso dell’impiantistica, Mosna ha sposato la linea espressa in precedenza dal suo avversario, ovvero che non si possono fare promesse, visto che al momento i soldi non ci sono, anche se secondo lui qualche risorsa è possibile reperirla da qualche altro settore, tipo i costi della politica. Ha poi concluso il suo intervento ricordando come lo sport sia da sempre un elemento di crescita, importante per la vita della popolazione: insegna la disciplina e la severità, a soffrire per guadagnarsi quello che si vuole, i, inoltre allontana i giovani da droghe e alcool.